Wonder years


Da un paio di giorni in streaming su NPR potete trovare Days, il nuovo album dei Real Estate. Il consiglio è quello di passarci dentro un po' di tempo, con calma, perché il lavoro merita tutta la vostra attenzione. In questa seconda prova, la band del New Jersey riesce ancora meglio a definire un suono proprio sfuocandone i contorni, togliendo consistenza alla nostalgia, immergendosi pigramente in una piscina di riverberi senza nemmeno sfiorare le correnti del lo-fi. Gli intrecci morbidi di chitarre e melodie ricordano l'indolenza di certi pomeriggi estivi, altre volte il silenzio stupito di un'alba. E nonostante sia chiara l'eredità da cui i Real Estate stanno qui attingendo (dai Velvet Underground agli Yo La Tengo, passando per una sognante California), tutto rimane fluido, un tocco leggero di brezza lega assieme queste dieci canzoni. Tra la repentina salita nel coro del singolo It's Real, la foschia che avvolge Green Aisles, e l'attacco sinuoso di Out Of Tune. Se anche un quieto strumentale come Kinder Blumen riesce a essere uno dei momenti migliori della scaletta, l'idea di musica che i Real Estate riescono a condensare in Days è davvero formidabile. La mia canzone preferita è la byrdsiana Wonder Years, dove alla voce passa il bassista Alex Bleeker, un pezzo che racconta di come a volte, suo malgrado, il cuore abbia voglia di tornare a un tempo lontano: "Wonder years pass me by / Far away, but still on my mind / I think of you from time to time".

(mp3): Real Estate - Wonder Years

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