The smell of our own


Origin: Orphan, l'ultimo album degli The Hidden Cameras risale ormai a un paio d'anni fa, e probabilmente è il loro meno riuscito. Ma se la band canadese passa in città, oltretutto per il tour con cui celebrano il loro decennale di carriera, non posso proprio pensare di mancare. Oltretutto Joel Gibb continua a esercitare su di me un fascino a dir poco imbaranzzante.
L'appuntamento è dunque per questa sera all'Estragon (5 euro, dai!), ripassando i testi di Boys Of Melody, In The Union Of Wine e con l'impossibile speranza che suonino anche Fear of 'zine Failure.
Per chi non li conosce, una buona intro protrebbe essere l'articolo pubblicato qualche settimana fa sul Guardian da Tim Jonze, in cui proclamava The Smell of Our Own il suo disco preferito di tutti i tempi.

Commenti

Nails Marbell ha detto…
I watched that Natty Gann movie eleventeen trillion times.