Go away


Oggi si parte per il ponte, e capita a proposito l'album di debutto dei Seapony, intitolato proprio Go With Me. Lo potete ascoltare per intero in streaming su Yours Truly.
Il disco, pubblicato dalla sussidiaria della Sub Pop dedicata a queste nuove band in bilico tra nostalgia e hipsteria, la Hardly Art, racchiude dodici canzoni in nemmeno 35 minuti. Se aggiungiamo che ogni canzone non impiega più dei tre proverbiali accordi, che tutti i testi sono variazioni della rima cuore/amore, e che la leggerezza del sound si trova a metà strada tra certi Beat Happening più sognanti e il tipico stile Sarah, senza mai concedersi eccessi di alcun genere, si capisce bene come il trio di Seattle si guadagni già un posto di rilievo tra le uscite indiepop dell'anno.
Eppure, nonostante sia di tutt'altro avviso, mi pare azzeccata anche la recensione di Matthew Fiander su Popmatters, che spiega come il "gioco al ribasso" di certa musica di oggi costituisca in fondo un'altra forma di presunzione e snobismo: "this basic approach takes on its own kind of pretentiousness. There’s something self-satisfied about the plainness of these tracks, so what starts as pop purity becomes pop music with blinders on".

(mp3): Seapony - Go Away

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