Not so much to be loved as to love


Neanche a farlo apposta, proprio ieri Everett True metteva come canzone del giorno sul suo blog un vecchio demo di Morning Of Our Lives di Jonathan Richman. E ne approfittava anche per raccogliere una serie di scritti disseminati negli anni tra fanzine, web e riviste, tutti dedicati al cantautore di Boston.
Jonathan had such a voice, such a way round a low key melody and turn of emotive phrase. When he sang, it seemed like you could hear the tinkle of magic from somewhere outside the grimy windows and grey skies, the promise that not all pop stars were arrogant, self-loving bores. When he sang, it suddenly made it OK to be male and sensitive. It was fine to find beauty in the insignificant details.
E se addirittura mister True ci tira la volata, noi ci alziamo sui pedali e seguiamo a ruota: questa sera Jonathan Richman, in compagnia di Tommy Larkins alla batteria, sarà in concerto al Bronson di Ravenna. Non c'è bisogno che lo dica, ma un anno fa fu decisamente memorabile.
In apertura suoneranno i Camillas (l'accoppiata non poteva essere migliore) e a seguire avrò l'onore di mettere un po' di dischi anch'io.
Ci si vede a banco.

>>>(mp3): Jonathan Richman - Così veloce
>>>(mp3): Jonathan Richman - Roadrunner

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