Indiepop, battimani e un po' di marketing


Il nome Antarctica Takes It! mi suonava famigliare, e poi ho ritrovato un piccolo post su polaroid di quasi quattro anni fa. Mi sono tornati in mente, mi piacevano un bel po' e li suonavamo in radio. Dylan McKeever, titolare del progetto, torna a farsi sentire dopo tutto questo tempo. Sta registrando un nuovo disco intitolato Constellations e per realizzarlo si affida a Kickstarter, una piattaforma che permette ai fan di sovvenzionare in anticipo la band che amano, e di ricevere poi dischi, merchandising e regali personalizzati in base alla quota di partecipazione. Questo qui sopra è il "video promozionale" di David.
In pochi giorni è la terza volta che vedo un'iniziativa del genere. Mi pare un'idea carina, soprattutto per i piccoli gruppi, ma se si diffonde troppo temo che perderà di fascino.
Comunque siamo qui per la musica, e quella degli Antarctica Takes It! continua a sembrarmi molto bella, tra i Camera Obscura più spensierati, qualche sfumatura folk acustica e il pop da cameretta che non ci stanca mai e ci fa battere le mani.

>>> Antarctica Takes It! - C&F

Commenti

Unknown ha detto…
io mi ci devo ancora abituare a queste forme di fond raising, per ora storco il naso. nel senso: sei un artista, crei qualcosa, allora prima esponila e poi te la strapago.
I Mixtape & Cellmates pure c'hanno provato con kickstarter a pagarsi i biglietti d'aereo per il sxsw, senza successo pare.
http://www.kickstarter.com/projects/mixtapesandcellmates/sxsw-2010-or-bust
Ian ha detto…
Tecnicamente non sono forme nuove, la stragrande maggioranza degli artisti (scrittori, musicisti, illustratori ecc.) prima viene pagata, poi fa il lavoro, poi magari gli arriva qualcosa dai residual. La novità di Kickstarter e similari è che il costo viene diviso tra più persone invece che provenire da una sola etichetta/casa editrice.
Non andrà bene per tutti, ma c'è chi l'ha usato con successo. Anche Patrick Wolf ha fatto uscire il suo ultimo album con Bandstocks, che è un concetto simile.