Cosa sta succedendo agli amplificatori di Brooklyn?

Vivian GirlsDopo nomi come Pains of Being Pure at Heart e Crystal Stilts, continuo a incontrare band di quell'area la cui caratteristica principale è tenere riverberi e distorsioni delle chitarre fissi sul mille, a seppellire melodie super pop.
Mi sono imbattuto in queste tre ragazze, le Vivian Girls, che sembrano uscite da qualche vecchia b-side delle Shop Assistants e che mi hanno fatto tornare in mente dopo tanto tempo le Aislers Set (che fine avranno fatto?). Dopo due sette pollici, il loro album d'esordio autoprodotto è andato esaurito in pochi giorni e sarà ristampato dalla In The Red Records il prossimo ottobre, segnatelo in agenda.
Fragili muri di rumore a coprire cori da Sixties girl group, suono sporco dall'attitudine garage ma dalla inequovocabile sensibilità femminile, ritmi forsennati e dieci pezzi in poco più di venti minuti. Le Vivian Girls hanno le idee chiare. All The Time sparata in apertura è una fragorosa dichiarazione di intenti C86, No è la più divertente canzone composta soltanto da un monosillabo che mi sia capitato di sentire da un pezzo, mentre Where Do You Run To mostra il loro lato più romantico.
Per chi se lo chiedesse, il nome della band proviene da qui.

>>>(mp3): Vivian Girls - Such A Joke
>>>(mp3): Vivian Girls - No

Commenti

Anonimo ha detto…
http://www.brooklynvegan.com/archives/2008/04/l_magazines_200.html
ale