Battere le mani sott'acqua

Mi si chiede un parere a proposito delle due nuove tracce che i Clap Your Hands Say Yeah hanno messo in anteprima sul loro sito (una terza è in streaming sul loro myspace e la trovate, fra gli altri, chez Colas).
Le sto ascoltando a ripetzione da una settimana. Per quanto mi riguarda, non mi aspetto che la band di New York con il prossimo album Some Loud Thunder cambi il proprio sound in maniera radicale: l'insieme è costituito da troppi elementi caratteristici, e la distanza dal precedente lavoro è troppo breve, calcolando anche i mesi passati in tour.
Non a caso Underwater (You and Me) era già fra i demo dei Flashy Python, il precedente progetto del cantante Alec Ounsworth. Love Song No. 7, invece, mette in campo la voglia di fare un passo verso una dimensione più aperta. La voce lamentosa di Ounsworth riecheggia sopra un decadente pianoforte, mentre cori e fisarmonica allestiscono un fondale quasi psichedelico. C'è qualcosa di malato, come spesso accade nelle canzoni dei CHYSY, ma in questo caso, sopra questo ritmo che si fa via via più cadenzato e ipnotico, non si vede la luce. Un genere di canzone che non è esattamente il mio pane quotidiano, ma che tenta la strada di una seduzione morbosa.
Underwater (You and Me) invece è meravigliosamente velvetiana, e tutto vibra. Ounsworth si sta smarcando dal trito paragone con David Byrne. Un colpo di campana e la batteria pesta con semplicità. Ci sono anche qui cori ad allargare lo spazio e poi entra una slide guitar come un organo da chiesa. Mi domando cosa potrebbero fare gli Hidden Cameras di questa canzone. Anche così, però, è già meravigliosa: "Some songs see us sailing away / Navigating foreign borders, and climbing the waves".
Si attende impazienti il 30 gennaio per l'album, oppure il parere informale dei giornalisti a cui è stato inviato un promo codificato in modo tale da riconoscere l'eventuale distribuzione in rete.

>>> Clap Your Hands Say Yeah - Underwater (You and Me)

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