The President's Dead

Quello che più mi ha stupito del concerto di sabato sera è stato come la sala piena del Covo fosse completamente silenziosa e rapita anche durante le canzoni più lente e le ballate più strazianti degli Okkervil River. Si potevano sentire gli scatti delle macchine fotografiche e le ordinazioni al bar nell'altra stanza.
Da queste parti, in fondo, siamo abituati un po' male, e percepire in maniera così netta come la passione intensa e magnetica di un concerto unisse me e tutti quelli che avevo intorno era una cosa che infondeva nuova fiducia all'andare a vedere ancora musica dal vivo.

Il cantante Will Sheff dichiara in apertura di avere un conto in sospeso con Bologna per il concerto dello scorso anno, durante il quale si era rotta la tastiera (eppure tutti ce la ricordiamo come una serata magica), e quindi promette che questa sera si rifaranno.
Durante il sound-check la band di Austin aveva previsto un'ora e venti di musica, e così è, con tutti i classici dagli ultimi Black Sheep Boy e Black Sheep Boy Appendix suonati senza tregua, e andando anche a ripescare perle come Lady Liberty dal primo album Don't Fall in Love With Everyone You See.

Il nuovo singolo The President's Dead racconta la storia di un ragazzo che sente alla radio la notizia dell'assassinio del presidente, e anche se non capisco bene perché, sul sito dell'etichetta Jagjaguwar si precisa che il ragazzo è repubblicano.

>>> mp3: Okkervil River - The President's Dead

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