Footprints Through The Snow

Ant - 'Footprints through the snow' Mi dicono che l'Italia sia sommersa dalla neve. Qui a Bologna invece è stato solo un altro tetro lunedì. Io mi sento come in convalescenza ma ascolto il disco di Ant in cuffia mentre devo lavorare e tutto va un po' meglio. Penso che se là fuori qualcuno volesse lasciare qualche impronta sulla neve anche per me, mi farebbe un po' più felice.

Footprints Through The Snow è uscito la settimana scorsa per la nostra cara Homesleep, e lo stesso Ant (che poi, ricordiamo, è Anthony Harding, già batterista degli Hefner) racconta come sono andate le registrazioni dei brani.
Su Indiepop.it trovate una recensione molto bella scritta come al solito da Salvatore. Qui sotto invece ricopio le parole de La Laura, piccola anticipazione di quello che troverete nel prossimo numero di Losing Today.

«E se poi non dovesse più nevicare, possiamo sempre andare in Svezia. E ci dimentichiamo del nostro cuore in tanti piccoli pezzi. Guardiamo la neve cadere. Ascoltiamo il rumore della nostre passeggiate troppo lunghe. E tutto quel bianco abbacinante, i cottage rossi. Lucidiamo il parquet, per lei che sarà a casa presto. Notomizziamo i cristalli che abbiamo raccolto e abbiamo milioni di luci di Natale per il nostro cuore intermittente. E spostiamo le tende a guardare il riverbero dei nostri ricordi venirci addosso, abbagliarci e struggerci. Abbiamo le gerle per i funghi con le pigne, e bottoni e cappelli per i nostri ragazzini fatti di neve. E abbiamo forse ancora un posto verso cui correre. Dove fermarci alla fine: l'affanno che assale le guance.
E se poi non dovesse più nevicare, metti Footprints Through The Snow un'altra volta. Per favore. È ora di tornare a casa».

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