"The year blogs got lame"

Cominciamo a lasciarci alle spalle il 2006.
Se in questi giorni di vacanza avete un quarto d'ora da spendere, leggetevi questo articolo di Alec Hanley Bemis (già collaboratore di Village Voice, Slate e altre) apparso l'altro ieri sul Los Angeles Weekly. Un disordinato ma penetrante punto di vista su come si stanno evolvendo la comunicazione e l'industria musicale in relazione al mondo dei blog e all'evanescente concetto di "hype":
«I suspect Blogosphere 1.0's influence will deteriorate in 2007, as it's challenged by a series of new, more professionalized sites».
D'altra parte, se la "sfida" (quanto meno percepita) per un certo tipo di pubblico è sempre stata quella di ricercare o costruire una "alternativa", ora che non ci sono più limiti al gestire e fruire in completa autonomia i linguaggi (condivisione della musica e delle opinioni), il rischio è un altro:
«All our niches will seem far less fascinating when there's no mainline against which these alternatives can measure their obscurity».
Senza dimenticare che qui, in fondo, si parla di business, e che le case discografiche sono, ancora e prima di tutto, aziende.

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