Due di nicchie

Alla festa organizzata da Gianluca Neri, un personaggio che indubbiamente aveva già sfruttato a fondo le potenzialità offerte dalle multicolori tessere free drink mi ha salutato sghignazzando e dicendo “ah, tu sei polaroid! Tu sei uno di quei blog piccolini, di nicchia, che state tutti tra di voi, che non si capisce mai di cosa parlate...”
Io ero appena arrivato e ancora indietro coi beveraggi (ci ha poi pensato il generoso Grassilli a mettermi in pari) e non ho saputo rispondere, limitandomi a sorridere e a guardarlo saltellare via abbracciato a un giornalista.

La Nicchia è un concetto che, da quando ci siamo accorti che è antitetico alla Patata, non mi piace più *.
Qui di solito si chiacchiera della musica che passa per la nostra radio, per le nostre macchine quando facciamo dei bei viaggi assieme, o per i nostri computer quando ce la scambiamo (il caso di Zazie che si prende postalmente cura di noi è unico).
Insomma, ve lo chiedo: suona tutto piuttosto incomprensibile?
Dobbiamo restare fedeli alla causa “indie” e citare unicamente gruppi che prendono meno di 3 e più di 9 su Pitchfork, solo per stravincere gli awards di Delio?
Oppure volete meno Nicchia e più Patata, tipo link a foto di Liz Phair in concerto? O magari, ancora meglio, apriamo un fotoblog solo per La Laura?


* = mi spiego: statistiche alla mano, ai concerti e nei locali “di nicchia” predomina la Braga, mentre la Patata ridonda nelle situazioni più mondane e accessibili. Noi in mezzo, di solito, sbagliamo strada.

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